CHI SONO
Alessandro Malacarne in arte Alessandro Mala nasce a Varese nell’inverno del 1983. Trascorre la sua “lunga” adolescenza a Viggiù “perla del varesotto” immerso nel paesaggio naturale che lo circonda, in un luogo di confine segnato dai boschi di faggio, robinie e pini, colline erbose e cascate ghiacciate che popolando il suo immaginario lo connette, fin dalla giovane età, alla Natura con cui instaura un rapporto archetipico viscerale e senza tempo.
Si approccia al disegno, come molti della stessa generazione, grazie al mondo dei fumetti e dei cartoni animati sperimentandosi in tavole eseguite a mano libera raffiguranti eroi classici a ed esplosioni di colori e forme del tutto bizzarre.
Dopo i gli studi scolastici, sentendosi affine al mondo del disegno e dell’arte, frequenta per un anno l’Accademia delle Belle Arti di Brera, dove si scontra a muso duro con una realtà che, contrariamente alle aspettative, lo allontana dal processo creativo e lo obbliga a spendere pomeriggi solitari in uno stanzino, copiando lavori di altri artisti e estraniandolo così dalla passione creativa che fin lì lo aveva condotto.
Per non disperdere energie e tempo cambia quindi rotta e si iscrive alla facoltà di Scienze della Comunicazione in modo da affrontare temi intellettuali a lui più cari ed avere maggior tempo per dipingere ciò che le giornate trascorse nei boschi suggeriscono al suo inconscio creativo.
Parallelamente agli studi universitari si evolvono quelli personali di pittura favorendo il passaggio dal mondo dell’astratto alla pittura con acrilico di cui osserva e decifra tecnica e segreti. Affascinato da un mondo onirico e tribale inizia inoltre una serie di rappresentazioni che rivisitano in chiave moderna culture maya, africane e spaziali.
Nel 2009 si trasferisce a Bologna, scelta non solo per proseguire il percorso universitario, ma anche per i suoi scorci magici, che caratterizzeranno fortemente le produzioni future. Avvolto nel prorompente color rosso mattone che domina la città, si impossessa dei palazzi delle finestre e delle piazze bolognesi reinventandoli in una prospettiva del tutto personale che ne esalta la bellezza reale. Oggi sperimenta vari linguaggi del visibile, dalle stampe ai piccoli scorci in acquerello e kina.
(di Marcello Tarantino e Martina C.)
Pingback: aggiornamenti « ALESSANDRO MALA