Work in progress

Sto lavorando ad una tela molto interessante…ecco un’anteprima del lavoro che sto eseguendo con l’uso dell’acrilico su di una tela 50 per 50 cm…

SDC11936

Finestra di Bologna

 

dicono di me…

“La mia finestra dava sul cortile, come nel famoso film, solo che non era un film era meglio, e non potevi cambiare canale come la televisione quello che succedeva succedeva ed era un po’ come guardare uno specchio della realta’: ci si vede quello che si vuole vedere.
A me per esempio mi affascinano le finestre dei palazzi dei condomini dove mille vite si mischiano insieme nella vita quotidiana. Quelle dove le signore si affacciano per parlare con le vicine, quelle dove si stendono i panni ad asciugare, che i panni sporchi si lavano in casa ma si mettono sempre a sbandierare in pubblico. quelle finestre dove le madri si affacciano a richiamare i bambini..”E’pronto!”e’una delle frasi piu’consumate dalle finestre italiane, dalle finestre di tutti, che passano momenti , attimi sensazioni appoggiati alla finestra.”
di Mars, In diretta da Londra.

Alessandromala

Città innevata

Tutto quello che volevo era una città innevata. Ecco a voi il lavoro completato!

Città innevata

alessandromala

fame

“La cultura non si mangia”, sostiene tremonti.

Invece permette di vivere alle 250.000 persone che lavorano nell’industria dell’audiovisivo e al tempo stesso fornisce al pubblico il nutrimento immateriale, fatto di emozioni e sogni, per immaginare un paese migliore.

Come per l’informazione, la ricerca, la scuola, anche il settore audiovisivo è stato smontato pezzo per pezzo: chiudono le sale di città, ci tolgono la Casa del Cinema, diminuiscono gli investimenti nella fiction nazionale e smantellano Cinecittà, patrimonio storico del cinema italiano.

Il ministro bondi tradisce il proprio mandato istituzionale e conferma di non essere un interlocutore credibile.

Ancora una volta un annuncio che non da nessuna certezza sul rinnovo di tax credit e tax shelter, strumenti fiscali che favoriscono con trasparenza gli interventi privati privati nel cinema italiano di qualità e favoriscono la crescita dell’industria audiovisiva.

Il governo ha ridotto ulteriormente il Fondo Unico dello Spettacolo.

L’investimento nel settore, che in italia è al minimo storico, negli altri paesi europei è un valore riconosciuto politicamente, economicamente e socialmente. E’ dimostrato che per 1€ investito nel cinema produce un ritorno pari a 3€ (fonte Ministero dei Beni Culturali).

Sono altre 250.000 le giornate di lavoro perse dal 2008 a oggi.

Sono oltre 250.000 le giornate di lavoro perse a causa dello spostamento immotivato delle riprese di cinema e fiction all’estero (soprattutto in paesi non Comunitari); f0meno verificatosi in maniera sistematica e crescente negli ultimi anni.

Per un cinema e una televisione migliore serve una nuova legge di sistema moderna di ampio respiro e un mercato libero dal monopolio Rai/Mediaset. Serve l’impegno di una nuova politica che, in armonia con lo Statuto Sociale Europeo degli Artisti, pensi ad un sistema di ammortizzatori sociali e riconosca i diritti e le esigenze dei lavoratori delle spettacolo e del pubblico nel rispetto della Costituzione

 

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