Estate 2014!
8 luglio 2014 Lascia un commento
Nuovi cieli e nuovi orizzonti da esplorare con gli acquerelli di Bologna…
just makin'myself
8 luglio 2014 Lascia un commento
Nuovi cieli e nuovi orizzonti da esplorare con gli acquerelli di Bologna…
10 aprile 2014 1 commento
La primavera mi ha suggerito nuove prospettive di questa stupenda città! Un “work in progress” continuo…
15 gennaio 2013 Lascia un commento
Sto lavorando ad una tela molto interessante…ecco un’anteprima del lavoro che sto eseguendo con l’uso dell’acrilico su di una tela 50 per 50 cm…
dicono di me…
“La mia finestra dava sul cortile, come nel famoso film, solo che non era un film era meglio, e non potevi cambiare canale come la televisione quello che succedeva succedeva ed era un po’ come guardare uno specchio della realta’: ci si vede quello che si vuole vedere.Alessandromala
12 gennaio 2013 Lascia un commento
Riprendono gli appuntamenti invernali 2013 presso il mercatino KURBIS in Via del Monte, piccola traversa di Via Indipendenza nel centro di Bologna e in aggiunta Domenica 13 gennaio a partire dalle ore 19 mi trovate insieme a molti altri artisti, artigiani e costruttori di sogni rigorosamente auto-prodotti presso lo spazio Senza Filtro in Via Stalingrado, nel bellissimo contesto gestito da Planimetrie Culturali.
Stay tuned!
Alessandromala
9 gennaio 2013 Lascia un commento
Le tovagliette per la colazione a Bologna sono prontissime!
Realizzate per un risveglio speciale tra una tazzina di caffè appena preparato e un volo immaginario tra le colline ed il centro di Bologna…
AlessandroMala
14 dicembre 2012 Lascia un commento
In una residenza nel centro di Bologna, l’opera “Tetti di Bologna” riprodotta in stampa su carta fotografica lucida da 190 gr . in formato A0.
Bellissimo risultato!
Grazie Nadia per aver contribuito a realizzare un sogno.
Alessandromala
30 ottobre 2012 Lascia un commento
Tutto quello che volevo era una città innevata. Ecco a voi il lavoro completato!
alessandromala
9 ottobre 2012 Lascia un commento
Un nuovo lavoro su Bologna una città senza fine…
“Una città senza fine” puoi trovarla insieme agli altri lavori nella pagina “GALLERIA“
“Omaggio a Van Gogh” puoi trovarla insieme agli altri lavori nella pagina “GALLERIA“
4 giugno 2012 Lascia un commento
Buongiorno Web, buongiorno a Voi tutti!
Le regole per questo evento sono poche e semplicissime:
1 scegli uno scorcio che abbia come soggetto una finestra (o più) in una via del centro della città di Bologna;
2 scatta una fotografia e pubblica la foto entro Venerdì 15 giugno 2012 sulla “bacheca” in Facebook dell’ evento YouChoose insieme al nome della Via o della Piazza su cui si affaccia la finestra;
3 condividi il link dell’evento e fai partecipare tutti i tuoi contatti!
A termine del periodo suddetto (15 giugno 2012), sceglierò la foto migliore che poi trasformerò magicamente con l’acrilico e con l’aiuto di un pennello portando a compimento il lavoro dal titolo “Finestre di Bologna”
Il vincitore si aggiudicherà una stampa del lavoro in formato A3 o A4 che gli verrà consegnata a compimento dell’opera condivisa nonchè il credits durante l’esposizione dell’opera!
Buon lavoro a tutti!
alessandro mala
8 gennaio 2011 Lascia un commento
L’Italia è in crisi. E questo lo sapevamo un po’ tutti. Quello che invece non sapevamo era che i centri commerciali, con i saldi di fine stagione, si riempiono di gente pronta a spendere la tredicesima per accaparrarsi l’abito griffato, il maglioncino viola che sta bene coi jeans e quelle odiosissime sciarpe just cavalli che spuntano appese a mo di cravatta dalla giacche di en gi invernali. Da Napoli a Milano in file kilometriche fuori dagli Outlet, nuova tendenza del consumismo.
L’Italia è in crisi e non c’è lavoro. Chi ce l’ha dice di tenerselo stretto, ma quello che non si dice è che la qualità di quel lavoro è bassissima. Orari impossibili. Pagamenti scarsi o in ritardo. Contratti variegati, misti, impanati. Stupisce la notizia, sfornata come un panettone natalizio mercoledì dai Tg nazional-popolari, che ci informa che il tasso di stress e la qualità del lavoro sarà misurata attraverso un intervista che verrà somministrata ai dipendenti. Inutili sondaggi. Idea sprecata.
L’Italì è in crisì, ma il “made in italì” tutto fa; e tutto è fatto rigorosamente a mano. Si, da cinesi, pakistani e kurdi con materiale indiano importato dagli americani e dai giappo. Neanche le vecchie compagnie delle indie furono a suo tempo così abili.
Pull up
Oggi leggo che un ragazzo su sedia a rotelle prova a salire sul bus per recarsi a casa. Ma il conducente gli dice che non può essere trasportato perché l’autobus non è omologato. Bene. Anzi male. L’autista non sarà stato il miglior guidatore del mondo, ma chi glielo fa fare di assumersi la responsabilità di portare un disabile su un mezzo che non ha neanche uno spazio apposito per sedia a rotelle, delle cinture di sicurezza collaudate e una pedana per far salire e scendere il malcapitato. Dar torto all’autista è un errore. Ma chi è dunque il vero responsabile? Difficile a dirsi, più facile scriverlo.
Il premio se lo aggiudicano le Istituzioni in primis, secondariamente tutte le ditte private che lucrano sul servizio al cittadino. Vinci l’appalto perché sei la migliore, ma non funzioni. Via, si cambia. E invece no. Vinci l’appalto (“ci costi poco”), fornisci un servizio che è una merda e prosegui fino a che a qualcuno girano le scatole. Ne parla, si fa sentire. Grida nel deserto. Striscia ne è l’emblema. Poi tutto riprende a funzionare magicamente. Per poco.
Le situazioni in cui si incappa sono infinite. Strade dissestate, lavori perennemente in corso d’opera. Manutenzioni ordinarie che diventano straordinarie. Sottopassi che si allagano. Cartelli che non segnalano. E i mezzi pubblici strapieni e mai in orario. Treni affollati, viaggiatori rapiti dai ritardi, controllori che non controllano. Biglietti dai prezzi esorbitanti e sempre in aumento, ma mai all’altezza di un servizio di qualità. Vince la quantità. Far Spendere nonostante tutto. Incrementare i l prezzo è di moda. Saranno anche 30 centesimi sulla tratta Bologna Centrale- Reggio Emilia, ma paragonata al flusso di persone che incontro sfido chiunque a fare due conti.
Odissea 2011. Fai il biglietto, ci fosse una macchina obliteratrice funzionante. La cerchi come un disperato. Ne vedi una lì all’angolo. La punti. TI avvicini come un rapace per dare un morso al biglietto pagato a peso d’oro. Il led indica: Fuori servizio. Bene. Anzi malissimo. TI giri cercandone un’altra come un rabdomante in cerca d’acqua. Eccola. Laggiù ce ne una. Plani verso il punto giallo preda di ogni pendolare. Fuori servizio. Mavaffanculo va.
Aeroporto. Non cambia la solfa. Vuoi un carrello per i tuoi pesantissimi bagagli. Sei fortunato se riesci ad averli indietro dopo il viaggio. Macchinetta per cambio monete. Do 5 euri, te li cambio in comode monete da uno e due euro. Niente. Una scritta in pennarello indica: Money change. Out of order. E qualcuno ha aggiunto: forever.
Una gincana di routine. Una sfilata di problemi. Ti devi arrangiare. Sei solo fra i tanti. Possibile? Io, che sono fuori, almeno non sono fuori servizio.
alessandromala